L’interpretazione della realtà con l’olomovimento. Siamo parte del tutto
Siamo parte del tutto e in ognuno di noi ci sono gli strumenti per realizzare ciò che pensiamo e realizziamo.
Nel corso dei miei studi sono rimasta affascinata dall’interpretazione della realtà dello scienziato Bohm. Egli descrive la realtà come un tutto, coerente e ininterrotto, caratterizzato da un cambiamento senza fine chiamato “olomovimento”. Secondo il pensiero di Bohm tutte le strutture dell’Universo a cui noi ci siamo sempre riferiti come pensiero di stabilità, non sono altro che astrazioni.
Ma per capirci meglio precisiamo cos’è un’astrazione. E’ un’operazione mentale che tende a separare fra di loro le qualità essenziali di un oggetto o di un evento ecc. e ci induce a considerare solo una nostra personale interpretazione delle cose (limite del pensiero tradizionale).
Questa operazione tuttavia ci fa perdere la comprensione del tutto e ci allontana dall’importante considerazione (e percezione) per cui in questo mondo ogni cosa è sempre in movimento e in continuo cambiamento.
Bhom lo ha spiegato benissimo con l’esperimento oleografico, facendo comprendere che tutto ciò che siamo e osserviamo è composto da energia, luce, frequenza e materia, sono figure di interferenza che trasportano informazioni ricevute da onde di luce con cui sono venute in contatto, direttamente o indirettamente. (Esperimento della mela fotografata con il laser).
Vuol dire che tutto ciò che ci circonda (“campo collettivo” indirettamente, i pensieri, le emozioni, le credenze delle persone con cui interagiamo, oppure informazioni che riceviamo indirettamente ascoltando televisione, radio, persone. ecc.) influenza direttamente o indirettamente ogni cosa.
Ciascuna parte di essa rappresenta un microcosmo che si fonde nella totalità del tutto.
Questo ci fa comprendere che l’essere umano non è un entità individuale assestante da tutto ciò che è, ma è parte integrante dell’olomovimento, tanti microcosmi all’interna di una Totalità. Pertanto, essendo noi stessi frattali di questo macrocosmo chiamato Tutto, abbiamo il potenziale per accedere a ciò che è espresso nella Totalità.
Dando un’oggettività diversa di se stessi, si entrerà nella comprensione che in ognuno di noi non manca nulla per realizzare ciò che pensa e desidera.
Manuela Antonelli